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Biblioteca Ulpia

Fa parte di Biblioteche pubbliche/Biblioteche pubbliche di Roma

Fondatore: Traiano

Data di fondazione: post 112 d.C.

Scheda letteraria

a cura di Marta Maria Perilli
DOI 10.35948/DILEF/Dalib/8

Fondata da Traiano, la Biblioteca Ulpia era situata nel complesso del Foro di Traiano in due aule affacciate sul cortile alle spalle della Basilica Ulpia. Il Foro di Traiano e la Basilica Ulpia vennero inaugurati nel 112 d.C., terminus post quem per la fondazione della biblioteca che, probabilmente completata nel 125 d.C., conobbe un lungo periodo di attività (metà II – metà V sec. d.C.). Era adornata con statue di scrittori (Sidonio Apollinare) e, forse, di imperatori e oratori. La collezione libraria incluse probabilmente le opere che appartenevano alla Biblioteca dell’Atrium Libertatis e per un breve periodo fu trasferita nelle terme di Diocleziano (305-306 d.C.). La collezione comprendeva testi letterari greci e latini, materiali giuridici e opere grammaticali. Forse includeva anche opere di oratoria e testi giuridici e biografici degli imperatori Valeriano, Aureliano e Tacito. 

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Scheda archeologica

a cura di Costanza Bordoni
DOI 10.35948/DILEF/Dalib/9

La biblioteca Ulpia era collocata all’interno del foro di Traiano, alle spalle della basilica Ulpia. 

Qui, su un cortile con al centro la Colonna Traiana, si trovavano affrontate due aule tradizionalmente identificate come biblioteche. 

Oggetto di scavo fin dal 1812, il foro di Traiano è stato indagato anche in anni più recenti, con un importante intervento in occasione del Giubileo (1998).

L’aspetto che le aule della biblioteca dovevano avere è desumibile da un frammento della Forma Urbis e dalle evidenze archeologiche conservate in sito. Le aule erano disposte su due piani, avevano le pareti scandite da nicchie ed erano decorate con marmi e statue. 

I bolli laterizi rinvenuti in sede di scavo datano la costruzione della biblioteca tra il 107 e il 115 ma il raggiungimento del suo assetto definitivo solo nel 125 d.C. Continuò ad essere usata fino alla metà del V secolo, salvo un breve trasferimento nelle Terme di Diocleziano.

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Progetto finanziato da:

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