Stampa

Biblioteca dell'Atrium Libertatis

Fa parte di Biblioteche pubbliche/Biblioteche pubbliche di Roma

Fondatore: Asinio Pollione

Data di fondazione: post 39 a.C., ante 28 a.C.

Scheda letteraria

a cura di Marta Maria Perilli
DOI 10.35948/DILEF/Dalib/48

Prima biblioteca pubblica realizzata a Roma, fu fondata tra il 39 e il 28 a.C. da Asinio Pollione nell’Atrium Libertatis. Secondo un’usanza introdotta a Roma dallo stesso Asinio Pollione, la biblioteca era adornata con le imagines degli autori le cui opere erano incluse nella collezione libraria. Dotata di una sezione greca e una latina, non abbiamo molte informazioni relativamente alla sua consistenza: vi erano conservate opere di prosa, tra le quali quelle di Varrone, il cui ritratto era presente nella biblioteca, e opere poetiche, tra le quali quelle di Ovidio. Il periodo di attività si concluse probabilmente attorno al 112 d.C., anno di inaugurazione della Basilica Ulpia, che andò a sussumere topograficamente l’Atrium Libertatis. È ipotizzabile che la collezione libraria dell’Atrium Libertatis sia stata ricollocata nella Biblioteca Ulpia.

Vai alla scheda

Scheda archeologica

a cura di Costanza Bordoni
DOI 10.35948/DILEF/Dalib/49

Sede dei censori almeno dal II sec. a.C, l’Atrium Libertatis fu restaurato da Asinio Pollione che vi inserì la biblioteca.

Ad oggi non individuato archeologicamente, l’Atrium Libertatis doveva trovarsi sulla sella tra Campidoglio e Quirinale, nei pressi del successivo foro di Traiano. Fu proprio la costruzione del foro che potrebbe averne causato la demolizione e il trasferimento delle sue funzioni all’interno della basilica Ulpia.

Sono le fonti antiche a fornirci alcune informazioni circa l’apparato decorativo della biblioteca, non è invece noto l’aspetto architettonico che questa dovesse avere.

La biblioteca dell’ Atrium, attiva dal 29 a.C., non viene più citata dalle fonti antiche a partire dalla fine del I secolo, poco prima del trasferimento di funzioni all’interno della basilica Ulpia. 

Vai alla scheda

Progetto finanziato da:

Questo sito è stato realizzato ed è ospitato dal Laboratorio di Informatica Umanistica del DILEF – Università degli studi di Firenze