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Biblioteca della Domus Tiberiana

Fa parte di Biblioteche pubbliche/Biblioteche pubbliche di Roma

Marta Maria Perilli - Pubblicato online il 28/09/2023 - DOI: 10.35948/DILEF/Dalib/6

Descrizione

Solo tre fonti letterarie antiche attestano l’esistenza di una Biblioteca della Domus Tiberiana (Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5); Gell. 13, 20, 1; SHA Prob. 2, 1) ed è stato anche ipotizzato che questa biblioteca debba essere identificata con la Biblioteca del tempio del Divo Augusto, costruita sotto Tiberio e inaugurata da Caligola[1].

I problemi relativi alla collocazione della biblioteca sono complicati dalle incertezze relative alle vicende edilizie della Domus Tiberiana [vd. BIBTIB-AR]. Probabilmente era parte del complesso delle case sul Palatino degli imperatori giulio-claudi (in parte strutture risalenti al periodo repubblicano), alcune delle quali nel primo secolo dell’impero vennero accorpate. Non si hanno indicazioni sulla costruzione di una residenza imperiale in età tiberiana: Tiberio non costruì nuovi edifici, ad eccezione del restauro del teatro di Pompeo e l’edificazione del tempio del Divo Augusto con annessa biblioteca (Svet. Tib. 47, 1; [vd. BIBAUG-LET]). Forse, dopo l’incendio del 64 d.C., divenne parte della Domus Aurea di Nerone, mentre Domiziano dopo l’incendio dell’80 d.C. costruì il suo nuovo personale palazzo, completato nel 92 d.C. (e.g. Mart. 7, 56, 1-2; Stat. silv. 1, 1, 33-35; Svet. Dom. 5, 1): la Domus Flavia. Si ipotizza che questo potrebbe essere il momento in cui venne adottata la denominazione Domus Tiberiana, attestata per la prima volta in Tacito (cf. infra), che la distingueva dal nuovo Palatium (cioè la Domus Flavia)[2]. La biblioteca potrebbe essere stata spostata nelle fasi neroniane e domizianee di riedificazioni della residenza imperiale.

Le prime attestazioni del termine Domus Tiberiana si hanno a partire da Tacito e sono riferite agli eventi del 69 d.C. (Tac. hist. 1, 27; Plut. Galb. 24, 4; Svet. Vit. 15, 3): il riferimento alla Domus Tiberiana come punto di passaggio dal tempio di Apollo sul Palatino per dirigersi verso il Velabro (Tac. hist. 1, 27) e per scendere al foro (Plut. Galb. 24, 4) sembra confermarne la collocazione tra il Tempio di Apollo Palatino e il Velabro [vd. BIBTIB-AR][3]. Nel II sec. nella Domus Tiberiana risiedevano Antonino Pio, Marco Aurelio e Lucio Vero (D.C. 72, 35, 4; SHA Ant. Pius 10, 4; SHA Marc. Aurel. 6, 3; SHA L. Verus 2, 4; SHA L. Verus 6, 4).

Non sappiamo quando e da chi venne istituita la Biblioteca della Domus Tiberiana. La prima fonte letteraria ad attestarla è un'epistola di Frontone, datata al 143 d.C. (Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5)). Dotata di un bibliothecarius (Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5))[4], la biblioteca era attiva alla metà del II sec. d.C. (Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5); Gell. 13, 20, 1) e all’inizio del IV sec. d.C. (SHA Prob. 2, 1). Non è noto come si sia formata la collezione e la sua consistenza, sappiamo solo che comprendeva le orazioni di Catone il Censore (Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5)), conservate anche nella Biblioteca Palatina [vd. BIBPAL-LET], e un testo di un suo discendente (Gell. 13, 20, 1). Se consideriamo attendibile l’informazione fornita dall’Historia Augusta, vi erano conservati anche materiali storico-biografici sulla vita dell’imperatore Probo (SHA Prob. 2, 1; [vd. BIBULP-LET]). Era un luogo di dibattito erudito in cui i libri erano disponibili in lettura (Gell. 13, 20, 1) e, anche se apparentemente con difficoltà, andavano in prestito (Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5)).

È stato ipotizzato che sia stata danneggiata dall’incendio del 192 d.C., che interessò anche il Palatino (Galen. Comp.Med.Gen. 1 = 13, 362 Kühn; D.C. 73, 24, 1-2) e che colpì la Biblioteca del tempio della Pace e forse anche la Biblioteca Palatina [vd. BIBPAL-LET; BIBPAC-LET]. Se questo avvenne, rimase comunque attiva almeno fino all’inizio del IV sec. d.C. (SHA Prob. 2, 1).

Bibliografia di riferimento: Fedeli 1984; Fedeli 1988, p. 50; Dix-Houston 2006, pp. 690-691; LTUR 1, p. 196, s.v. Bibliotheca Domus Tiberianae (C. Krause). Inoltre, cf. LTUR 2, pp. 189-190, s.v. Domus Tiberianae (C. Krause); van den Hout 1999, p. 170.

  1. Fedeli 1984, p. 167 identifica la Biblioteca della Domus Tiberiana con quella del tempio del Divo Augusto. Più cauto Fedeli 1988, p. 50.

  2. LTUR 2, p. 190, s.v. Domus Tiberianae (C. Krause); Dix-Houston 2006, pp. 690.

  3. LTUR 2, p. 189, s.v. Domus Tiberianae (C. Krause)

  4. Fedeli 1984, p. 167. Per la datazione dell'epistola di Frontone al 143 d.C. cf. van den Hout 1999, p. 60.

  5. Pittà 2021, pp. 220-221.

Bibliografia

Dix, T.K. – Houston, G.W. (2006), Public Libraries in the City of Rome. From the Augustan Age to the Time of Diocletian, «MEFRA» 118, pp. 671-717.

Fedeli, P. (1984), Sul prestito librario nell’antichità e sull’arte di sedurre i bibliotecari, «QUCC» 16, pp. 165-168.

Fedeli, P. (1988), Biblioteche private e pubbliche a Roma e nel mondo romano, in Cavallo, G. (ed.), Le biblioteche nel mondo antico e medievale, Roma-Bari, pp. 29-64.

van den Hout, M.P.J. (1999), A Commentary on the letters of M. Cornelius Fronto, Leiden-Boston-Köln.

Fonti

Fonti

Fronto, p. 61, 14-19 van den Hout (epist. 4, 5)

legi Catonis orationem de bonis Pulchrae et aliam, qua tribuno diem dixit. 'io', inquis puero tuo, 'vade quantum potes, de Apollonis bibliotheca has mihi orationes adporta'. frustra: nam II isti libri me secuti sunt. igitur Tiberianus bibliothecarius tibi subigitandus est; aliquid in eam rem insumendum, quod mihi ille, ut ad urbem venero, aequa divisione inpertiat.

https://archive.org/details/mcorneliifronton0000fron/page/60/mode/2up

Gell. 13, 20, 1

Cum in domus Tiberianae bibliotheca sederemus ego et Apollinaris Sulpicius et quidam alii mihi aut illi familiares, prolatus forte liber est ita inscriptus: M. Catonis Nepotis.

https://latin.packhum.org/loc/1254/1/287/99-130@1#287

SHA Prob. 2, 1

usus autem sum […] praecipue libris ex bibliotheca Ulpia, aetate mea thermis Diocletianis, et item ex domo Tiberiana.

https://latin.packhum.org/loc/2331/28/2/193-210@1#2

Testi di confronto

Mart. 7, 56, 1-2

Astra polumque pie cepisti mente, Rabiri, / Parrhasiam mira qui struis arte domum.

https://www.mqdq.it/texts/MART|ep07|056

Stat. silv. 1, 1, 33-35

templa superfulges et prospectare videris, / an nova contemptis surgant Palatia flammis / pulchrius…

https://www.mqdq.it/texts/STAT|sil1|001

Tac. hist. 1, 27

Otho […] per Tiberianam domum in Velabrum, inde ad miliarium aureum sub aedem Saturni pergit.

https://latin.packhum.org/loc/1351/4/26/622-644@1#26

Plut. Galb. 24, 4

διὰ τῆς Τιβερίου καλουμένης οἰκίας καταβὰς ἐβάδιζεν εἰς ἀγοράν.

http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A2008.01.0116%3Achapter%3D24%3Asection%3D4

Svet. Vit. 15, 3

cum et proelium et incendium e Tiberiana prospiceret domo…

https://latin.packhum.org/loc/1348/1/210/1369-1397@1#210

Svet. Dom. 5, 1

Plurima et amplissima opera incendio absumpta restituit.

https://latin.packhum.org/loc/1348/1/237/1263-1319@1#237

Galen. Comp.Med.Gen. 1 = 13, 362 Kühn

Ἤδη μοι καὶ πρόσθεν ἐγέγραπτο πραγματεία, δυοῖν μὲν ἐξ αὐτῆς τῶν πρώτων βιβλίων ἐκδοθέντων, ἐγκαταλειφθέντων δὲ ἐν τῇ κατὰ τὴν ἱερὰν ὁδὸν ἀποθήκῃ μετὰ τῶν ἄλλων, ἡνίκα τὸ τῆς Εἰρήνης τέμενος ὅλον ἐκαύθη, καὶ κατὰ τὸ παλάτιον αἱ μεγάλαι βιβλιοθῆκαι. τηνικαῦτα γὰρ ἑτέρων τε πολλῶν ἀπώλοντο βιβλία καὶ τῶν ἐμῶν ὅσα κατὰ τὴν ἀποθήκην ἐκείνην ἔκειτο, μηδενὸς τῶν ἐν Ῥώμῃ φίλων ἔχειν ὁμολογοῦντος ἀντίγραφα τῶν πρώτων δυοῖν.

https://archive.org/details/BIUSante_45674x13/page/361/mode/2up?view=theater

D.C. 72, 35, 4

[sc. ὁ Μᾶρκος] ἠσπάζετό τε τοὺς ἀξιωτάτους ἐν τῇ Τιβεριανῇ οἰκίᾳ ἐν ᾗ ᾤκει, πρὶν τὸν πατέρα ἰδεῖν, οὐχ ὅπως τὴν στολὴν τὴν καθήκουσαν ἐνδεδυκώς, ἀλλὰ καὶ ἰδιωτικῶς ἐσταλμένος, καὶ ἐν αὐτᾷ γε τῷ δωματίῳ ἐν ᾧ ἐκάθευδε.

http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A2008.01.0593%3Abook%3D72%3Achapter%3D35%3Asection%3D4

D.C. 73, 24, 1-2

πῦρ τε νύκτωρ ἀρθὲν ἐξ οἰκίας τινὸς καὶ ἐς τὸ Εἰρηναῖον ἐμπεσὸν τὰς ἀποθήκας τῶν τε Αἰγυπτίων καὶ τῶν Ἀραβίων φορτίων ἐπενείματο, ἔς τε τὸ παλάτιον μετεωρισθὲν ἐσῆλθε καὶ πολλὰ πάνυ αὐτοῦ κατέκαυσεν, ὥστε καὶ τὰ γράμματα τὰ τῇ ἀρχῇ προσήκοντα ὀλίγου δεῖν πάντα φθαρῆναι.

http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A2008.01.0593%3Abook%3D73%3Achapter%3D24%3Asection%3D1

SHA Ant. Pius 10, 4

ad Tiberianam domum, in qua habitabat…

https://latin.packhum.org/loc/2331/3/12/380-399@1#12

SHA Marc. Aurel. 6, 3

quaestorem et consulem secum Pius Marcum designavit et Caesaris appellatione donavit […] et in Tiberianam domum transgredi iussit.

https://latin.packhum.org/loc/2331/4/5/697-737@1#5

SHA L. Ver. 2, 4

educatus est in domo Tiberiana.

https://latin.packhum.org/loc/2331/5/2/502-539@1#2

SHA L. Ver. 6, 4

quem [sc. equum] sagis fuco tinctis coopertum in Tiberianam ad se adduci iubebat.

https://latin.packhum.org/loc/2331/5/4/3716-3729@1#4

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Marta Maria Perilli - 0000-0001-6883-7286
Università degli studi di Firenze

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Cita come: Marta Maria Perilli, Biblioteca della Domus Tiberiana_Scheda Letteraria, anno 2023, DOI 10.35948/DILEF/Dalib/6 contenuto in Valeria Piano, Barbara del Giovane (a cura di), DaLiB. Dal Libro alla biblioteca, DILEF Unifi 2023.

Ricevuto il: 20/06/2023

Pubblicato online il: 28/09/2023

DOI: 10.35948/DILEF/Dalib/6

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